
“Le stelle appartengono alla notte scura,
come la luna,
il vento è a casa nei luoghi comuni n cui soffia e il mio posto è qui con te”
Qui con te è il titolo del libro che ho scelto quest’anno come scaldacuore per questo Natale.
Un altro Natale che nonostante provi a circondarsi di lucine e di clima di festa, rimane per molt*, come quello passato, inafferrabile.
In questi ultimi giorni prima dei tempi lenti delle festività nella stanza di terapia sono comparse paure, confusione e disorientamento, insieme a speranze e desideri da voler esaudire. Si sono conclusi percorsi terapeutici e l’agenda ha iniziato a fare spazio ai nuovi viaggi che affronteremo insieme a Gennaio.
E allora non ho nulla da suggerire, nessuna parola da offrire, nessuno augurio da fare.
Non ho voglia di spegnere queste lucine ma non ho neanche voglia di immaginare cose diverse da ciò che stiamo vivendo.
Ci siamo trovat* nella stanza di terapia, l’abbiamo guardata prima di ritrovarla nel nuovo anno con un vestito nuovo, che da tempo volevamo donarle. L’abbiamo salutata cercando di ricordare ogni particolare che ci ha confortato in quelle ore così dolorose e impegnative che abbiamo condiviso.
Ed io non ho potuto fare altro che stare con Te, non qui per te, ma CON Te, una declinazione che cambia il senso delle parole.
I luoghi, quelli fisici e quelli dell’anima hanno in comune questo: il bisogno del mondo animale, così come quello degli uomini e delle donne di appartenere a qualcun*, essere legat* in modo inscindibile a qualcun*.
Noi apparteniamo ai luoghi che ci fanno stare bene, alle persone che ci fanno sentire pensate, al mare che ci trascina con se e alle sue onde che ci riportano alla riva.
Siamo sempre in cerca del nostro posto nel mondo e sempre lo saremo.
“La tua casa è il luogo che ami,
e alla fine di ogni giorno
sarai sempre accanto a me
e io accanto a te”.
“Così l’inverno è di casa dopo l’autunno, prima che il nuovo anno ricominci da capo”
“Quindi che importa dove andrai,
quali meraviglie sceglierai di vedere,
io sarò sempre qui, accanto a te,
e tu accanto a me”.
Appartenere vuol dire “per sempre” e “a casa”.
Io direi anche “ovunque”.
Ed è per questo che noi ci apparteniamo, perché possiamo rivederci ovunque.