
Ogni parola ha una voce. Ascoltarla vuol dire conoscere gli incontri, i misteri, le disgrazie e le fortune che ne hanno segnato la strada. Perché ogni parola ha una storia da raccontare”
Per il LibroIncontro del mese di Maggio ( clamorosamente in ritardo ma ancora in tempo) ho scelto un saggio che mi ha completamente rapita è fatto riflettere “Le parole sono importanti” di Marco Balzano.
Sono stata attratta dal titolo perché mi ricordava una battuta famosa di un film di Nanni Moretti, ma anche, e soprattutto, gli insegnamenti appresi durante gli anni di scuola di specializzazione in psicoterapia. Sono passati diversi anni da allora ma ancora oggi questa frase mi fa da bussola nel mio lavoro.
Il libro in questione attraverso dieci scavi etimologici, ci dice non solo che ogni parola ha un corpo da rispettare, ma anche che non è un contenitore da riempire a piacimento. Perché ogni parola ha una sua indipendenza e una sua vita.
Tra le parole che più mi hanno colpita per l’intensità della loro etimologia c’è sicuramente CONFINE: deriva da cum e da finis, dove cum vuol dire con e dove troviamo questa proposizione non c’è più la solitudine perché compare l’altro. Finis è una parola ampia e iniziale, indica la fine.
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Dunque il confine è letteralmente il luogo dove si finisce insieme”.