“Possiamo riordinare le nostre relazioni?”

Su Netflix è arrivata la Kondo: Marie entra nelle case di famiglie succubi del loro stesso disordine. La serie mi ha incuriosito quanto il libro “Il magico potere del riordino” che comprai anni fa, non tanto per il suo metodo, che personalmente non riesco a seguire del tutto, ma per la filosofia con cui lo applica.
Alcuni dei passi che compie la Kondo potrebbero essere applicabili anche alla vita relazionale. Incredibile, vero?La domanda da cui partire è “di cosa voglio circondarmi nella mia vita quotidiana?” Per esempio, prendere in esame alcune relazioni che abbiamo instaurato, “riordinarle” in quelle che ci fanno stare bene e quelle che ci fanno stare meno bene, ci permettere di capire cosa desideriamo davvero da noi stessi e dagli altri. .
La Kondo afferma che per lasciare andare un oggetto bisogna toccarlo e ringraziarlo per ciò che ci ha donato: questo lo facciamo con le relazioni? Quando abbiamo bisogno di separarci da qualcuno (lasciar andare una relazione al suo destino) non è allora in quel momento che ci addentriamo del tutto in essa, cercando risposte e conferme? E non è più facile lasciare andare qualcuno quando riusciamo ad essere grati per ciò che è stato?Sciogliendo così i nodi che ci tenevano legati ad esso?Marie afferma che abbiamo difficoltà a separarci dagli oggetti perché siamo attaccati al passato: non è forse vero che alcune relazioni (amicali,di coppia…) rimangono “in stallo” perché ancorate ai ricordi e alle emozioni del passato? .
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…Sarà così “complesso” riordinare anche il cassetto della biancheria?

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