Psicologia dell’Alimentazione

Come Psicologa Psicoterapeuta non mi occupo solo delle difficoltà o dei problemi psicologici che tutti possiamo incontrare in determinati momenti della nostra vita. Ma nella mia attività quotidiana, interessandomi sempre più alle relazioni che intratteniamo con noi stessi e con gli altri, negli ultimi anni ho indirizzato l’attenzione anche sulla relazione che noi tutti abbiamo con il cibo. Questo non solo da un punto di vista di cura, ma anche in un un’ottica di prevenzione di alcune patologie connesse al rapporto con il cibo. Il comportamento alimentare è un comportamento, e in quanto tale subisce l’influenza di fattori sociali, cognitivi e di personalità; spesso un comportamento disfunzionale viene influenzato da false credenze, pensieri scorretti, emozioni e motivazioni intrinseche che riguardano l’ambito di intervento dello Psicologo Alimentare. Finora i trattamenti del sovrappeso e dell’obesità hanno sottovalutato la valenza psicologica del cibo: ogni individuo attribuisce al cibo significati personali e per questo solo la persona in questione può dirci che significato attribuisce al cibo in un determinato momento, è la SUA RELAZIONE CON IL CIBO ad avere importanza.

In qualità di Psicologo Psicoterapeuta della rete “PASS Psicologi Alimentari al Servizio della Salute” dell’ Ordine degli Psicologi del Lazio, mi occupo di:

  • consulenze a persone che devono aderire ad una dieta specifica a lungo termine e modificare “stabilmente” il comportamento alimentare (diabetici, celiaci, obesi non adatti alla chirurgia bariatrica);
  • richieste di consulenza per l’alimentazione del bambino (fobie del cibo, mangiare troppo, mangiare troppo poco, non riuscire a mangiare frutta e verdura);
  • consulenze in situazioni nelle quali l’alimentazione è condizionata da esperienze emotive (emotional eating);

Per quanto riguarda la prevenzione la mia attività è rivolta a:

  • scuole (pubbliche e private)
  • palestre
  • centri estetici
  • team sportivi
  • attraverso programmi educativi e/o progetti di sensibilizzazione e prevenzione delle problematiche alimentari ( in Associazioni, Gruppo di Genitori…)

Sia in ambito di consulenza e sostegno, sia nell’ambito della prevenzione, il lavoro di Psicologo Alimentare è strettamente connesso a quello del Nutrizionista, del Diabetologo, del Medico… Per esempio: se ad un individuo, per ragioni di salute, deve essere prescritto un regime alimentare adeguato (dieta) saranno queste figure a dare indicazioni. Verrà prodotto, quindi, uno schema che il paziente dovrà seguire. Io, in qualità di Psicologo Alimentare, invece, osservo, studio, e insieme alla persona esamino i comportamenti messi in atto quando mangia al fine di facilitare i processi di cambiamento e  il ripristino di abitudini corrette per la sua salute.